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Ciao Alessandro 

26/10/2015

 
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​ Alessandro non c’è l’ha fatta.  Il giovane ventenne, studente universitario di psicologia, amante della poesia,  pieno di vita e di speranze, caduto rovinosamente dal motorino il 18 ottobre scorso lungo la via c.d. Candida a Qualiano, ci ha purtroppo lasciato.
Avevamo appena incominciato a conoscerlo e a volergli bene. Sensibile e intelligente studiava e lavorava, come fanno molti giovani. Amava la cultura e, con la timidezza ma anche con la voglia di essere protagonista positivo di un percorso di crescita, si faceva coinvolgere con grande entusiasmo in iniziative ed eventi.
Ci piace ricordarlo con alcuni versi della sua poesia “Emozioni di un preludio”, pubblicata su Napoli è.

​Se guardi avanti, ci sono delle sottili linee di luce 
che si riflettono nell’acqua scura.
E dei fari in lontananza, che illuminano fiocamente l’orizzonte buio.
Dei fari che rappresentano il mistero, di una terra e di un mondo, 
ancora tutto da scoprire.
 
Alessandro ci mancherai.

Emozioni di un preludio

24/9/2015

 
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Emozioni di un preludio
Se guardi avanti, ci sono delle sottili linee di luce
che si riflettono nell’acqua scura.
E dei fari in lontananza, che illuminano fiocamente l’orizzonte buio.
Dei fari che rappresentano il mistero, di una terra e di un mondo,
ancora tutto da scoprire.
L’unico suono è quello delle onde che si infrangono, ancora e ancora,
sulle rocce della scogliera.
In una danza che non ti stancheresti mai di guardare.
Lo spettacolo che offre questa terrazza, è solo un preludio,
un assaggio della bellezza disarmante di questa terra.
Poi alzi lo sguardo e sorprendentemente, nella solitudine e nel silenzio,
ti rendi conto che in realtà non sei affatto solo.
Scopri le stelle, troppe per poterle contare,
che aspettano pazientemente che tu rivolga loro la tua attenzione.
In genere, per uno scrittore restare senza parole è una tragedia,
ma in questo caso , di fronte ad una così struggente meraviglia,
puoi solo lasciare che il frastuono delle parole non rompa più,
il silenzio che ti impone il cuore.
Alessandro Selvaggio

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