Campagna, la vecchia “capitale” della valle del Sele celebra i suoi Cinquecento anni dalla conquista del titolo di città.
Non molti comuni dell’Italia Meridionale, men che meno della Campania, possono vantare una storia cinquecentenaria come quella di Campagna, in provincia di Salerno.
Di luoghi ameni e ricchi di storia il nostro Paese ne è pieno e tuttavia ancora troppo pochi sono gli sforzi compiuti per preservare la ricchezza identitaria e culturale dei territori, sia da parte delle istituzioni locali, sia da parte dei cittadini. Ma gli abitanti di Campagna sembra non vogliano arrendersi alla globalizzazione che massifica le unicità e, con lo scopo di recuperare e preservare a propria identità territoriale, nel solco della storia complessiva dei paesi e delle genti, hanno deciso, di comune accordo con le istituzioni locali, di festeggiare come si deve il Cinquecentenario della nascita di Campagna come città, 1518-2018.
In effetti il 1518 fu un anno epocale per Campagna, la Bolla papale che nel marzo di quell’anno elevò il paese a rango di città, concedendovi la sede del Vescovado, storicizzò la vita di quella comunità nel prima e nel dopo quell’evento. Quel periodo aureo, iniziato nel XVI secolo, vide Campagna, città diocesana, espandersi e fiorire di edifici religiosi e civili, nonché divenire capoluogo dell’omonimo Distretto, del Regno delle Due Sicilie.
Tutto quel potere si è inevitabilmente trasformato in storia, che i cittadini campagnesi non hanno alcuna intenzione di obliare.
La serie di eventi e manifestazioni culturali che dovranno celebrare questo Cinquecentenario prenderanno il via già dal prossimo marzo, per poi culminare e concludersi nel marzo del 2018.
Nella conferenza stampa che ha presentato le iniziative legate al Cinquecenenario, tenutasi presso la sala “Sandro Pertini” del Comune di Campagna, il Sindaco Roberto Monaco, il Presidente della Pro Loco, Adelfio Pierro, Adriana Maggio, dell’Associazione Giordano Bruno, Rossella De Luca, Dirigente scolastico IIS “T. Confalonieri”, nonché il Professore Guido D’Agostino, illustre storico dell’Università Federico II, accompagnato dal comitato scientifico della “Storia di Campagna”, hanno illustrato il progetto culturale, particolarmente ambizioso, che si cela dietro la celebrazione pura e semplice.
Di immensa importanza, infatti, sarà la presentazione del quinto volume della “Storia di Campagna”, un grandioso tentativo di sistematizzazione della storia della città, portato avanti negli anni da un gruppo di appassionati cultori della storia, guidati dal Professore D’Agostino. Un esperimento più unico che raro, costruito su una quantità impressionante di documenti d’archivio, testimonianze storiche e tesi sulla città, che può costituire una pietra miliare ed un esempio da seguire per le altre comunità che sentono profondo il legame con la micro storia del loro territorio.
Rossella Marchese
Non molti comuni dell’Italia Meridionale, men che meno della Campania, possono vantare una storia cinquecentenaria come quella di Campagna, in provincia di Salerno.
Di luoghi ameni e ricchi di storia il nostro Paese ne è pieno e tuttavia ancora troppo pochi sono gli sforzi compiuti per preservare la ricchezza identitaria e culturale dei territori, sia da parte delle istituzioni locali, sia da parte dei cittadini. Ma gli abitanti di Campagna sembra non vogliano arrendersi alla globalizzazione che massifica le unicità e, con lo scopo di recuperare e preservare a propria identità territoriale, nel solco della storia complessiva dei paesi e delle genti, hanno deciso, di comune accordo con le istituzioni locali, di festeggiare come si deve il Cinquecentenario della nascita di Campagna come città, 1518-2018.
In effetti il 1518 fu un anno epocale per Campagna, la Bolla papale che nel marzo di quell’anno elevò il paese a rango di città, concedendovi la sede del Vescovado, storicizzò la vita di quella comunità nel prima e nel dopo quell’evento. Quel periodo aureo, iniziato nel XVI secolo, vide Campagna, città diocesana, espandersi e fiorire di edifici religiosi e civili, nonché divenire capoluogo dell’omonimo Distretto, del Regno delle Due Sicilie.
Tutto quel potere si è inevitabilmente trasformato in storia, che i cittadini campagnesi non hanno alcuna intenzione di obliare.
La serie di eventi e manifestazioni culturali che dovranno celebrare questo Cinquecentenario prenderanno il via già dal prossimo marzo, per poi culminare e concludersi nel marzo del 2018.
Nella conferenza stampa che ha presentato le iniziative legate al Cinquecenenario, tenutasi presso la sala “Sandro Pertini” del Comune di Campagna, il Sindaco Roberto Monaco, il Presidente della Pro Loco, Adelfio Pierro, Adriana Maggio, dell’Associazione Giordano Bruno, Rossella De Luca, Dirigente scolastico IIS “T. Confalonieri”, nonché il Professore Guido D’Agostino, illustre storico dell’Università Federico II, accompagnato dal comitato scientifico della “Storia di Campagna”, hanno illustrato il progetto culturale, particolarmente ambizioso, che si cela dietro la celebrazione pura e semplice.
Di immensa importanza, infatti, sarà la presentazione del quinto volume della “Storia di Campagna”, un grandioso tentativo di sistematizzazione della storia della città, portato avanti negli anni da un gruppo di appassionati cultori della storia, guidati dal Professore D’Agostino. Un esperimento più unico che raro, costruito su una quantità impressionante di documenti d’archivio, testimonianze storiche e tesi sulla città, che può costituire una pietra miliare ed un esempio da seguire per le altre comunità che sentono profondo il legame con la micro storia del loro territorio.
Rossella Marchese