La tecnologia rende l’uomo migliore?
Viviamo un’epoca di strepitoso sviluppo tecnologico. È una realtà sotto gli occhi di tutti. Quello che solo venti anni fa era impensabile o fantascientifico, oggi è alla portata anche di un ragazzino. Basta pensare come, per un attuale ventenne, l’infanzia dei suoi genitori può apparire trogloditica. Solo cinquanta anni fa il citofono al portone era una rarità, la sera per andare a far visita a parenti ed amici, arrivati davanti al loro palazzo, bisognava chiamare a gran voce perché il padrone di casa scendesse con le chiavi per farci entrare. Di telefoni portatili neanche a parlarne ed una volta usciti di casa si era praticamente irreperibili. Il calcolatore elettronico era una realtà solo cinematografica, la televisione trasmetteva unicamente in bianco e nero, i canali disponibili non erano che due, le trasmissioni iniziavano nel pomeriggio per scomparire, come Cenerentola, a mezzanotte e, del televisore, il telecomando, doverosamente agli ordini degli adulti,… eravamo noi!
Un’epoca sicuramente migliore, allora, questa attuale, stando all’efficiente materialità che ci circonda.
Ma è poi proprio vero?
La tecnologia eleva veramente la qualità della vita?
Forse!
In parte!
Sì, perché, a ben pensare, gli strumenti tecnologici non sono sostanzialmente miglioramento dell’uomo, ma semplicemente esaltazione delle sue attitudini. L’uso della dinamite aumenta enormemente le capacità demolitrici dell’individuo, e, se usata sapientemente, gioverà nell’edilizia ed in numerosi altri casi, ma, se nelle mani di uno squinternato, ne centuplicherà le capacità di nocumento. Un’automobile potrà condurre i suoi passeggeri dovunque essi vogliano ed essa può, ma se affidata a chi non sa guidarla riesce a trasformarsi anche in uno strumento micidiale. E così l’aeroplano, il treno, la nave ed ogni altro mezzo di trasporto. La moderna rete informatica, i calcolatori elettronici domestici ed ogni altro apparecchio in grado di collegarvisi, possono ampliare le conoscenze del loro utente e velocizzarne la comunicazione come non mai. Se affidate ad un benefattore dell’umanità avremo un proficuo sviluppo dei suoi esiti, ma, se affidate ad un pedofilo…
Perché la vita, autenticamente intesa, non è fatta di cose, ma di significati, e qualunque nostra esperienza è bella o brutta esclusivamente per il senso che sappiamo attribuirle.
Non stiamo solo a migliorare ottusamente la materialità a disposizione degli individui!
Lavoriamo per migliorare anche e soprattutto l’uomo stesso!
A ben pensarci, è la maniera più profonda per miglioragli la capacità di godere la propria esistenza, ed in piena dignità individuale, ossia senza dover miseramente elemosinare condizioni dall’esterno.
Viviamo un’epoca di strepitoso sviluppo tecnologico. È una realtà sotto gli occhi di tutti. Quello che solo venti anni fa era impensabile o fantascientifico, oggi è alla portata anche di un ragazzino. Basta pensare come, per un attuale ventenne, l’infanzia dei suoi genitori può apparire trogloditica. Solo cinquanta anni fa il citofono al portone era una rarità, la sera per andare a far visita a parenti ed amici, arrivati davanti al loro palazzo, bisognava chiamare a gran voce perché il padrone di casa scendesse con le chiavi per farci entrare. Di telefoni portatili neanche a parlarne ed una volta usciti di casa si era praticamente irreperibili. Il calcolatore elettronico era una realtà solo cinematografica, la televisione trasmetteva unicamente in bianco e nero, i canali disponibili non erano che due, le trasmissioni iniziavano nel pomeriggio per scomparire, come Cenerentola, a mezzanotte e, del televisore, il telecomando, doverosamente agli ordini degli adulti,… eravamo noi!
Un’epoca sicuramente migliore, allora, questa attuale, stando all’efficiente materialità che ci circonda.
Ma è poi proprio vero?
La tecnologia eleva veramente la qualità della vita?
Forse!
In parte!
Sì, perché, a ben pensare, gli strumenti tecnologici non sono sostanzialmente miglioramento dell’uomo, ma semplicemente esaltazione delle sue attitudini. L’uso della dinamite aumenta enormemente le capacità demolitrici dell’individuo, e, se usata sapientemente, gioverà nell’edilizia ed in numerosi altri casi, ma, se nelle mani di uno squinternato, ne centuplicherà le capacità di nocumento. Un’automobile potrà condurre i suoi passeggeri dovunque essi vogliano ed essa può, ma se affidata a chi non sa guidarla riesce a trasformarsi anche in uno strumento micidiale. E così l’aeroplano, il treno, la nave ed ogni altro mezzo di trasporto. La moderna rete informatica, i calcolatori elettronici domestici ed ogni altro apparecchio in grado di collegarvisi, possono ampliare le conoscenze del loro utente e velocizzarne la comunicazione come non mai. Se affidate ad un benefattore dell’umanità avremo un proficuo sviluppo dei suoi esiti, ma, se affidate ad un pedofilo…
Perché la vita, autenticamente intesa, non è fatta di cose, ma di significati, e qualunque nostra esperienza è bella o brutta esclusivamente per il senso che sappiamo attribuirle.
Non stiamo solo a migliorare ottusamente la materialità a disposizione degli individui!
Lavoriamo per migliorare anche e soprattutto l’uomo stesso!
A ben pensarci, è la maniera più profonda per miglioragli la capacità di godere la propria esistenza, ed in piena dignità individuale, ossia senza dover miseramente elemosinare condizioni dall’esterno.