Grandi applausi alla compagnia teatrale dell'Associazione Culturale Amistad-Amici per la Vita, che ogni primavera calca un differente palcoscenico della città, portando un pezzo del ricchissimo repertorio comico partenopeo; per il 2016 la scelta del regista, Antimo Verde, è caduta su Donna Chiarina Pronto Soccorso, dal testo originale di Gaetano di Maio, rimaneggiato bene dallo stesso regista che non si è risparmiato a dare vita a nuovi personaggi, rendendo l'intreccio sulla scena ancora più esilarante.
La casa in affitto in cui abita Donna Chiarina, assieme al marito ed alla nipote, è il punto di riferimento per tutta la gente “per bene” del quartiere che usa farsi curare e consigliare da lei, magari dopo una rapina, una rissa, una sparatoria o dopo una “nottata di fatiche” su e giù per il marciapiede. Ma quella casa nasconde anche un segreto che farà piovere sulle teste dei protagonisti accadimenti del tutto inaspettati, in un crescendo di pathos e comicità.
Una bella commedia degli equivoci, nel solco della tradizione classica della farsa napoletana, pur essendo stata calata in un contesto del tutto contemporaneo e dove non si risparmiano risate e un finale lieto, stravolto dal regista.
Il sipario del Teatro Tasso si è alzato sulla compagnia Amistad sabato 2 e domenica 3 aprile, per due serate sold out.
Per “Donna Chiarina”, che fu il cavallo di battaglia di Luisa Conte al teatro Sannazzaro di Napoli, l'interpretazione è stata di Raffaella Brasiello, veterana della compagnia Amistad e brillante nella riuscita di un personaggio tanto forte ed energico; accanto alla Primadonna, tra i protagonisti bravissimi Dario De Matola, nei panni di “Don Peppino” il pavido ed inetto marito di Chiarina, Mario Meles, ad interpretare “Fransuà” il malavitoso francese “naturalizzato” napoletano, Antonio Giammetta, che ha rivestito il ruolo di “Don Giovanni”, il boss del quartiere con i repentini cambi d'umore e personalità, inventato di sana pianta dal regista e apprezzatissimo dal pubblico in sala, Giovanni Moccia, nei panni di “Don Michele”, lo sfortunato ed esasperato padrone di casa e, Giovanni Bilancio, esilarante nella parte dell'anziano “Commendatore Lo Caccio”.
Ancora, brave le interpreti femminili Viviana Chiatto, Maria Cristina Pezzella e Lia Fatim, debuttanti sul palco del Tasso ma più che convincenti e spiritose; elogi anche per i più giovani della compagnia Francesco Effuso e Giuseppe Iavarone, nonché per il piccolo Pasquale Arcella che a soli otto anni è rimasto folgorato dalla magia del palcoscenico.
Insomma, un gruppo ben assortito che cresce in consensi e in nuovi elementi ogni anno che passa, diretto dall'esperienza venticinquennale del regista Antimo Verde, appassionato conoscitore del teatro e non solo di quello farsesco partenopeo.
L'appuntamento è dunque rinnovato al prossimo anno, con la curiosità in merito alla prossima scelta del testo e i complimenti a tutti per il bel lavoro mostrato.
Rossella Marchese
La casa in affitto in cui abita Donna Chiarina, assieme al marito ed alla nipote, è il punto di riferimento per tutta la gente “per bene” del quartiere che usa farsi curare e consigliare da lei, magari dopo una rapina, una rissa, una sparatoria o dopo una “nottata di fatiche” su e giù per il marciapiede. Ma quella casa nasconde anche un segreto che farà piovere sulle teste dei protagonisti accadimenti del tutto inaspettati, in un crescendo di pathos e comicità.
Una bella commedia degli equivoci, nel solco della tradizione classica della farsa napoletana, pur essendo stata calata in un contesto del tutto contemporaneo e dove non si risparmiano risate e un finale lieto, stravolto dal regista.
Il sipario del Teatro Tasso si è alzato sulla compagnia Amistad sabato 2 e domenica 3 aprile, per due serate sold out.
Per “Donna Chiarina”, che fu il cavallo di battaglia di Luisa Conte al teatro Sannazzaro di Napoli, l'interpretazione è stata di Raffaella Brasiello, veterana della compagnia Amistad e brillante nella riuscita di un personaggio tanto forte ed energico; accanto alla Primadonna, tra i protagonisti bravissimi Dario De Matola, nei panni di “Don Peppino” il pavido ed inetto marito di Chiarina, Mario Meles, ad interpretare “Fransuà” il malavitoso francese “naturalizzato” napoletano, Antonio Giammetta, che ha rivestito il ruolo di “Don Giovanni”, il boss del quartiere con i repentini cambi d'umore e personalità, inventato di sana pianta dal regista e apprezzatissimo dal pubblico in sala, Giovanni Moccia, nei panni di “Don Michele”, lo sfortunato ed esasperato padrone di casa e, Giovanni Bilancio, esilarante nella parte dell'anziano “Commendatore Lo Caccio”.
Ancora, brave le interpreti femminili Viviana Chiatto, Maria Cristina Pezzella e Lia Fatim, debuttanti sul palco del Tasso ma più che convincenti e spiritose; elogi anche per i più giovani della compagnia Francesco Effuso e Giuseppe Iavarone, nonché per il piccolo Pasquale Arcella che a soli otto anni è rimasto folgorato dalla magia del palcoscenico.
Insomma, un gruppo ben assortito che cresce in consensi e in nuovi elementi ogni anno che passa, diretto dall'esperienza venticinquennale del regista Antimo Verde, appassionato conoscitore del teatro e non solo di quello farsesco partenopeo.
L'appuntamento è dunque rinnovato al prossimo anno, con la curiosità in merito alla prossima scelta del testo e i complimenti a tutti per il bel lavoro mostrato.
Rossella Marchese