
"Primma ’e me di’ chi si’, dimme c’hê fatto,/e chella è ’a carta ’e visita, ’a patente…" sentenziano profondamente i primi versi di un sonetto di Raffaele Viviani, artista che, se predica bene, non razzola certo male, presentandosi magnificamente alla storia come pregevolissimo attore, musicista, poeta e drammaturgo, autore di una produzione che indaga sulla napoletanità più schietta, profonda e popolare, sciorinando psicologia, filosofia, atteggiamenti antropologici e sentimenti precipui, insomma peculiare umanità, attraverso la congrua adozione di un linguaggio sempre verace, vibrante ed intenso, fino a suonare anche in maniera oscura, esoterica (“Chesta è ’a Rumba d’’e scugnizze/ ca s’abballa a tutte pizze./ Truove ’e dame ’mpizze ’mpizze/ ca te fanno duie carizze./ Si te fa passa’’e verrizze,/ strette ’e mane, vase e frizze,/ truove gusto e te ce avvizze,/ cchiù te sfriene e cchiù t’appizze./ Comme a tante pire nizze/ te ne scinne a sghizze a sghizze/ fino a quanno nun scapizze./ Chesta è ’a Rumba d’’e scugnizze”).
Altrettanto bene si presenta il duo teatrale formato da Anita Pavone e Tiziana Tirrito. Luminosa la presenza in scena, vivida la recitazione, trasparente la passione artistica, palese l’impegno culturale, ampia e molteplice la formazione professionale, ricca di studi di recitazione, mimo, danza moderna, canto lirico e doppiaggio.
Da tempo unite in connubio artistico, con il nome di Perzechella e Serafina, le due belle e brave attrici svolgono una meritoria azione di diffusione della cultura partenopea coinvolgendo felicemente dottrina e piacevolezza, divulgazione e divertimento, approfondimento e spettacolo. Così, dopo un omaggio al Giambattista Basile de “Lo cunto de li cunti”, mercoledì 19 luglio sono in scena al Lido Pola di Nisida, accompagnate dalla fisarmonica di Giulio Fazio, per un “viaggio emotivo”, dal titolo “Perzechella e Serafina… e li cunti d’’a vita e Papiluccio (Omaggio a Raffaele Viviani)”, narrando la vita e l’opera del famoso autore di “’A morte ’e Carnevale”. Monologhi, dialoghi, aneddoti, poesie e canzoni si succederanno allora per questo spettacolo già felicemente collaudato, adatto al pubblico di ogni età, ma, soprattutto, consolante esempio di come ancor oggi la città di Napoli, tra mille difficoltà, che non sono, come sostanzialmente si inclina a ritenere, strettamente materiali, ma principalmente di spessore cultuale epocale (come, più o meno, per tutta la Penisola e fuori dai suoi confini), continui a dispensare, irriducibile, belle prove di tenacia, dedizione, bravura, sensibilità, attenzione, in due sole parole: alta civiltà.
Rosario Ruggiero
Altrettanto bene si presenta il duo teatrale formato da Anita Pavone e Tiziana Tirrito. Luminosa la presenza in scena, vivida la recitazione, trasparente la passione artistica, palese l’impegno culturale, ampia e molteplice la formazione professionale, ricca di studi di recitazione, mimo, danza moderna, canto lirico e doppiaggio.
Da tempo unite in connubio artistico, con il nome di Perzechella e Serafina, le due belle e brave attrici svolgono una meritoria azione di diffusione della cultura partenopea coinvolgendo felicemente dottrina e piacevolezza, divulgazione e divertimento, approfondimento e spettacolo. Così, dopo un omaggio al Giambattista Basile de “Lo cunto de li cunti”, mercoledì 19 luglio sono in scena al Lido Pola di Nisida, accompagnate dalla fisarmonica di Giulio Fazio, per un “viaggio emotivo”, dal titolo “Perzechella e Serafina… e li cunti d’’a vita e Papiluccio (Omaggio a Raffaele Viviani)”, narrando la vita e l’opera del famoso autore di “’A morte ’e Carnevale”. Monologhi, dialoghi, aneddoti, poesie e canzoni si succederanno allora per questo spettacolo già felicemente collaudato, adatto al pubblico di ogni età, ma, soprattutto, consolante esempio di come ancor oggi la città di Napoli, tra mille difficoltà, che non sono, come sostanzialmente si inclina a ritenere, strettamente materiali, ma principalmente di spessore cultuale epocale (come, più o meno, per tutta la Penisola e fuori dai suoi confini), continui a dispensare, irriducibile, belle prove di tenacia, dedizione, bravura, sensibilità, attenzione, in due sole parole: alta civiltà.
Rosario Ruggiero